|
[R] - Retribuzioni lorde contrattuali e durata contrattuale del lavoro e retribuzioni annue di competenza
|
|
|
Descrizione
|
L’indagine sulle retribuzioni contrattuali si basa sul concetto di ‘prezzo della prestazione di lavoro’, fa infatti riferimento a un collettivo di lavoratori costante e caratterizzato da una composizione fissa per qualifica e per livello di inquadramento contrattuale, fissati attualmente a dicembre 2021=100. Le statistiche attualmente prodotte sono: l'indice mensile delle retribuzioni contrattuali per raggruppamenti principali di contratti; l'indice mensile delle retribuzioni contrattuali per Ateco. Trimestralmente vengono pubblicati i livelli delle retribuzioni di cassa per Ateco, mentre annualmente vengono pubblicate le retribuzioni di cassa per Ateco e i livelli delle retribuzioni contrattuali annue di cassa e competenza per raggruppamenti principali di contratti (fornendo anche, in una specifica sezione, il dettaglio relativo al comparto pubblico comprensivo delle informazioni relative ai dirigenti contrattualizzati e non contrattualizzati).
L’indagine produce inoltre indicatori sulla tensione contrattuale che riflettono la tempestività con cui le scadenze contrattuali vengono rispettate. L'indice mensile delle retribuzioni contrattuali per raggruppamenti principali di contratti (IRC) misura la dinamica dei compensi che spettano ai dipendenti a tempo pieno così come indicato dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dalla normativa vigente. La retribuzione viene espressa in forma "mensilizzata", cioè calcolata come dodicesimo della retribuzione spettante nell'arco di un anno.
L’ indice tiene conto di tutte le voci retributive aventi carattere generale e continuativo definite nei CCNL, comprese le mensilità aggiuntive e le altre erogazioni corrisposte soltanto in alcuni periodi dell'anno. Va notato che le "misure tabellari" su cui è costruito l'IRC non corrispondono ai minimi, in quanto esse includono un'anzianità media convenzionale e tutte le poste generalizzate e continuative (indennità, premi fissi, ecc.) quantificabili sulla base della contrattazione nazionale. Lo scopo è di misurare le sole variazioni delle retribuzioni tabellari attribuibili alla contrattazione nazionale, al netto degli effetti dovuti a mutamenti nella struttura dell'occupazione per qualifica, livello di inquadramento, regime orario (full-time, part-time), anzianità, malattia, conflitti, ecc.
Ogni mese sono diffusi su I.STAT due tipi di indice: quello orario che si ottiene dividendo il monte retributivo per le ore di lavoro previste dagli stessi contratti nazionali e quello per dipendente, che si riferisce a un lavoratore dipendente con rapporto di lavoro regolare a tempo pieno (esclusi i dirigenti e gli apprendisti).
Analoga diffusione avviene con riferimento alla classificazione per attività economica (Ateco).
Per quanto riguarda le statistiche sui livelli delle retribuzioni contrattuali, queste tengono anche conto degli eventuali importi previsti a titolo di arretrati e una tantum (non considerati negli indici mensili) che sono allocati rispettivamente nei periodi in cui sono stati effettivamente erogati (retribuzioni di cassa) o nei periodi di competenza (retribuzioni di competenza). Inoltre, gli importi delle retribuzioni annue di competenza sono soggetti annualmente a revisioni, per tener conto della stipula di contratti che prevedono arretrati o una tantum di competenza degli anni precedenti.
Il processo adotta una politica di revisione per il rilascio dei dati. Per maggiori informazioni si possono consultare i "Documenti sulla politica di revisione" disponibili qui
|
Classificazione Eurostat del tipo processo
|
Statistica di fonte amministrativa
|
Primo anno di produzione
|
1982
|
|