Descrizione
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I dati sui conflitti di lavoro si basano sulle segnalazioni trasmesse all'Istat dagli uffici di questura delle diverse province. Essi costituiscono aggregazioni delle segnalazioni pervenute, senza l'utilizzo di procedure di imputazione di mancate risposte. Le informazioni fornite dalle questure riguardano: la causa del conflitto, la sua estensione territoriale, la durata, le aziende interessate, il numero dei lavoratori partecipanti e le relative ore non lavorate. I conflitti includono sia a quelli originati dal rapporto di lavoro, sia quelli estranei a tale rapporto. Questi ultimi sono connessi a provvedimenti di politica economica, istanze per riforme sociali, eventi sociali o politici internazionali o nazionali, ecc. Nello specifico, la diffusione viene limitata alle statistiche sulle ore non lavorate per conflitti originati dal rapporto di lavoro. La pubblicazione dei dati relativi alla componente dei conflitti originati da cause estranee al rapporto di lavoro è stata, invece, sospesa. Dalla definizione dei conflitti sono esclusi i casi di non collaborazione, rallentamento produttivo o altre forme di protesta che non comportano una effettiva sospensione dell'attivita produttiva.
A partire dall'anno 2004 le informazioni relative ai conflitti non originati dal rapporto di lavoro continuano ad essere raccolte ma non diffuse.
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